Ed ecco che, dopo una lunga giornata di lavoro, salite le scale e gettata la valigetta a terra, ci adagiamo finalmente sul materasso, con ancora le scarpe addosso e gli occhi rivolti al soffitto, soffermandoci distrattamente a contemplare la sensazione di lento rilassamento dei muscoli del nostro corpo, il suo graduale sprofondamento, l’andamento sempre più lento e profondo del nostro respiro, il pigro affievolirsi del flusso dei nostri pensieri.
Ma ci siamo mai chiesti, in questi momenti di relax e riposo, quale sia l’origine del materasso, quella superficie morbida e accogliente su cui passiamo almeno i tre quarti della nostra vita?
Quale sia il problema che questa invenzione ha l’obiettivo di risolvere è semplice da indovinare: poter riposare tranquillamente e ricaricare le energie perse durante la giornata, magari senza doversi preoccupare di fastidiosi mal di schiena e dolori il mattino dopo.
E tuttavia, per il raggiungimento di questo scopo, la storia ha dovuto fare numerose prove, dare origine a numerosi modelli e sopportare qualche notte insonne prima di poter giungere alla soluzione.
Il termine materasso è di derivazione araba e, più in particolare, vede la sua origine nella parola مطرح, pronunciata Matrah, che significa letteralmente posarsi o gettarsi.
Durante le guerre crociate i soldati cristiani cominciarono infatti a mettere in pratica l’usanza araba di dormire su un guanciale appoggiato sul suolo.
E’ tuttavia nel neolitico che si colloca l’origine dei primi materassi, costituiti inizialmente da semplici mucchi di foglie e sterpaglie coperte di pelli animali.
Tra il 3000 e il 1000 aC, gli antichi egizi cominciarono a produrre superfici rialzate con archi di rami di palma per proteggersi da parassiti e serpenti sul terreno, riposando in giacigli di lana, ricoperti di biancheria di lino, e, in alcuni casi, con prototipi di “cuscini” costituiti da un supporto di legno o pietra.
Nell’antica Roma i materassi erano generalmente costituiti da sacchi di stoffa che venivano imbottiti con materiali come paglia e fieno e, per i più facoltosi, da piume d’uccello e lana, sorretti da strutture rialzate in legno, metallo o avorio e supportati da funi e corde.
Ambrogio Teodosio Macrobio riporta come l’imperatore Augusto, soffrendo d’insonnia per una febbre passeggera, mandò un servo in città, allo scopo di acquistare il materasso di un senatore che, nonostante fosse carico di debiti, riusciva a dormire benissimo.
Nel mondo orientale, in particolare in Giappone, Corea e Cina, i letti rimasero a terra per molto tempo, in quanto molte attività, come sedersi, mangiare e dormire, si svolgevano al suolo, in grado di mantenersi caldo in inverno e fresco d'estate.
Nel primo periodo medievale, i letti erano relativamente semplici e i materassi erano imbottiti con paglia e collocati su un telaio di legno.
Spesso i poveri dormivano ancora su mucchi di paglia, fieno o foglie posti sul terreno.
Verso la fine del periodo medievale, i materassi pieni di piume diventarono molto più comuni e popolari.
I letti divennero sempre più ornati attraverso il Rinascimento, che vide la diffusione di imbottiture costituite da baccelli di piselli o paglia, poi ricoperte di tessuti di velluto, seta o broccato, in elaborate fantasie decorative, riprese anche nei tendaggi dei baldacchini.
Fu nel corso della Rivoluzione Industriale inglese, nel XVIII secolo, che cominciarono ad essere impiegati i primi letti in ghisa, che sorreggevano materassi di cotone, un materiale che in quel periodo cominciò a sostituire la lana, essendo più leggero ed economico.
Nel 1895, Harrods iniziò a vendere per corrispondenza i primi letti ad acqua, ideati a scopo terapeutico, per evitare piaghe le da decubuito, nel 1873 da Sir James Paget.
Nel 1871 si colloca invece l'invenzione del primo prototipo di materasso a molle, ad opera dell’inventore tedesco Heinrich Westphal, invenzione poi rilevata e prodotta in serie da Zalmon G. Simmons, fondatore della Simmons Bedding Company.
Negli anni ’30, un’azienda produttrice di pneumatici, fondata da John Boyd Dunlop, crea i primi materassi in lattice dalla emulsione di caucciù in acqua.
Nei primi anni ’60, gli scienziati Chiharu Kubokawa e Charles A. Yost sviluppano, per conto della NASA, una schiuma sintetica di poliuretano a lento ritorno elastico, un materiale, oggi conosciuto come Memory Foam, in grado di assorbire la pressione in modo ottimale, allo scopo di proteggere gli astronauti da urti ed aumentare così la sicurezza delle sedute. Dopo il rilascio di questa tecnologia al pubblico negli anni ‘80, nel 1991, entra nel mercato il primo materasso in Memory.
Oggi, Dorelan contribuisce ulteriormente al progresso tecnologico della dimensione del riposo, grazie agli investimenti in Ricerca e Sviluppo che hanno condotto alla creazione, con il contributo di numerosi istituti di ricerca italiani, della tecnologia innovativa MyForm Dorelan, il rivoluzionario materiale anallergico e traspirante che, grazie alla sua capacità di accogliere e seguire perfettamente le forme del corpo, sostenendole e prevenendo l’insorgere di problematiche circolatorie e articolari, garantisce un benessere di riposo superiore, creando una sensazione di abbraccio e delicata accoglienza durante il sonno.
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