Wa, nella lingua giapponese, è una parola preziosa che rimanda al concetto di armonia e pace, tanto da essere diventato, non a caso, un sinonimo del Giappone, della sua cultura e del suo stile. L’antico nome di questo Paese era infatti Yamato, che significa proprio “Grande Armonia”. Se ci pensiamo bene, l’armonia in Giappone è davvero ovunque: dalle linee pulite e sobrie delle sue architetture e del design al modo ordinato in cui un pasto è disposto nel piatto o su un vassoio, fino all’atteggiamento dei suoi abitanti.
Come scrive Laura Imai Messina, autrice italiana che vive a Tokyo, nel suo libro "Wa. La via giapponese all’armonia" (Vallardi), anche in Occidente gli insegnamenti che arrivano da questo Paese stanno diventando più attuali che mai. Prendiamo allora esempio dal Giappone e lasciamoci ispirare da alcuni dei concetti base su cui si fonda il cosiddetto Wa, che è appunto al centro della cultura nipponica, da sempre simbolo di pace e ordine, e guida le persone in tutte le loro interazioni quotidiane, sia in famiglia sia sul lavoro o in qualsiasi altro contesto sociale, contribuendo, in sintesi, anche a ridurne lo stress.
Ne abbiamo selezionati quattro ad hoc perché riguardano anche il mondo del riposo, ma non solo, e quindi sono molto cari a noi di Dorelan e rispecchiano i valori che tramandiamo.
Obbligarsi alla lentezza: yukkuri
In giapponese significa “piano, piano”, “con calma” e corrisponde a quel pensiero di pausa che segue la fine di un periodo intenso, magari di un progetto, di vita o di lavoro, in cui ci si è impegnati tanto e al quale abbiamo dedicato molte delle nostre energie. È quel momento in cui è indispensabile rallentare, anche “se le gambe sono abituate alla corsa”, scrive Imai Messina. Per questo, all’inizio yukkuri può costare anche fatica e non viene mai spontaneo. Ma è necessario: proprio come il sonno, dopo una giornata adrenalinica o ricca di emozioni, quando la voglia di andare a dormire è poca, ma è bene non trascurarlo per i suoi numerosi vantaggi benefici sul corpo e la mente.
Riposare: yasumu
È un concetto centrale nella cultura giapponese che si declina in vari modi. Per esempio, nell’inemuri, che è il sonnellino, l'occidentale power nap, e il suo obiettivo non è dormire ma recuperare le forze. Dappertutto, non solo sui mezzi pubblici (anche nei parchi o nei caffè), infatti è frequente vedere persone, di ogni età, che piegano la testa o si appoggiano (ma capita di vederli anche in piedi) e chiudono gli occhi. In genere non dormono, ma appunto si riposano. Un’abitudine che sottintende una piena fiducia negli altri e di non doversi preoccupare, per esempio, di essere derubati.
L’importanza dei dettagli: kodawari
Si basa sulla convinzione che il piacere sia nei dettagli. Di conseguenza per i giapponesi è sempre giustificata la fatica che si fa nel cercare l’eccellenza. Nell’artigianato, e più in generale nel commercio, kodawari è una parola molto importante perché veicola soprattutto il concetto di cura, ma lo è anche in un contesto personale. Tradotto, significa “essere esigenti” e “attribuire molta importanza a qualcosa”, in senso positivo.
L’accoglienza: omotenashi
È la cultura, tipicamente giapponese, dell’ospitalità, del garbo e del sorriso, che punta a far sentire tutti a proprio agio, ognuno in base alle sue necessità e bisogni. Tanto che omotenashi è stata una delle parole chiavi per la promozione di Tokyo come sede dei Giochi Olimpici nel 2020. È quell’insieme di servizi che il Giappone offre ogni giorno a chi ci vive, erogandoli con la massima semplicità e ordine, anche se c’è sempre un grande lavoro alle spalle, che però non viene mai fatto pesare sugli altri.